Hai finalmente programmato un tour in Cornovaglia, ma con l’avvicinarsi della partenza hai qualche dubbio su cosa mettere in valigia?
Non ti preoccupare: di seguito trovi alcuni capi e oggetti indispensabili per il viaggio, che personalmente non lascio mai a casa. A prescindere dalla stagione e dal tipo di itinerario che ho in mente.
Una giacca tecnica antivento e antipioggia
La prima cosa che consiglierò sempre, come ho fatto nell’articolo 8 cose da sapere prima di partire. Diversa dal semplice k-way, la giacca ti protegge dalla pioggia e contemporaneamente ti tiene sempre al caldo, schermando le folate di vento. In città, nei villaggi sulla costa o in cima alla scogliera, non c’è un momento in cui non sia utile indossarla. Tra l’autunno e la primavera è essenziale, ma anche durante l’estate si tratta di un must. Nonostante le temperature siano più alte con la bella stagione, infatti, la giacca rimane un “salvavita” nei momenti in cui la brezza si alza, oppure si incappa in uno scroscio d’acqua. Io preferisco la versione felpata all’interno.
Uno scaldacollo tubolare
A mio rischio e pericolo ho imparato come la sciarpa non si riveli molto comoda. Colpevole sempre il vento, che soffiando continua a spostarla a destra e sinistra, rischiando di farla volare via. Anche quando è ben stretta sotto la giacca.
Con uno scaldacollo tubolare da mettere in valigia si risolve in fretta il problema; in più, non lascia mai entrare spifferi. Esistono svariate versioni di tubolari in commercio, ma sono convinta che quelli in semplice stoffa siano già più che sufficienti per ripararsi con efficacia.
Un asciugamano in microfibra
Può capitare di fare un tuffo nell’oceano, oppure di bagnare solo i piedi. Per non rischiare di prender freddo, è essenziale potersi asciugare nel più breve tempo possibile. Il telo in microfibra diventa quindi indispensabile, soprattutto se fornito di elastico o della sua borsetta per ripiegarlo. Prende pochissimo posto in valigia e si riasciuga come un fulmine. Io ho preferito una delle dimensioni più grandi, che potesse coprirmi almeno fino alle ginocchia. Dopo averlo utilizzato la prima volta, mi ha seguito non più solo in Cornovaglia, ma addirittura in tutti i miei viaggi.
Uno zainetto pieghevole
Anche in questo caso un oggetto piccolo, compreso della propria borsa entro cui piegarlo dopo averlo usato. Nel tempo ho capito che lo zainetto diventa comodissimo durante le escursioni, di qualsiasi tipo. Nei suoi 10 o 20 litri si può stipare una giacca e qualche provvista senza problemi, e poi essere tranquilli per tutta la giornata. Una volta piegato nuovamente, è facile da mettere in valigia e quasi non ci si accorge della sua presenza.
A braccetto con questo va il prossimo consiglio, dai un’occhiata.
Un portadocumenti da viaggio
E’ come avere un paio di tasche in più! E poi potrai permetterti di lasciare l’ingombro del portafoglio a casa. Nella versione che uso, infatti, si infila con facilità il passaporto, i documenti di identità e la carta di credito. Con le sue dimensioni minute è perfetto per lo zaino pieghevole; quando invece preferisco averlo con me, lo indosso a tracolla tramite lo spago e lo tengo sotto la giacca. Dal mio punto di vista è fondamentale per poter viaggiare il più leggera possibile.
Bonus: lo zaino grande
Dopo aver distrutto le rotelle di un trolley cercando di portarlo appresso da un alloggio a un altro, sono felicemente passata al bagaglio a mano in spalle. Infatti la Cornovaglia può essere crudele con le valigie, con i suoi acciottolati e le stradine ripide. Uno zaino di massimo 30 litri può essere stipato all’inverosimile con tutto il necessario per il viaggio e rimanere comunque entro le dimensioni consentite per i bagagli a mano (anche per Ryanair). Questa parte del Regno Unito richiede di certo un approccio più “sportivo”: la comodità di non trascinare il trolley è di gran lunga superiore alla fatica di sorreggere lo zaino.
Cosa ne pensi di questi consigli? Hai bisogno di altre informazioni o vorresti aggiungere qualcosa? Fammelo sapere nei commenti!
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