Il piatto tradizionale della Cornovaglia. Il Cornish Pasty: cos’è e dove mangiarlo
Uno dei motivi per cui consiglio di visitare la Cornovaglia è proprio per il suo cibo, che a dispetto di ogni aspettativa non è solo fish&chips e hamburger come nella capitale londinese. Il pesce fresco è al centro della tradizione culinaria in Cornovaglia, per le sue caratteristiche geografiche. Ma esiste il pasty, a base di carne di manzo, che invece ha avuto un enorme successo nella regione per motivi storici.
Scopriamo assieme questo piatto tradizionale della Cornovaglia, cos’è e dove mangiarlo.
Cos’è il Cornish Pasty
Immaginatevi un panzerotto di grandi dimensioni, fatto di pasta a metà tra la sfoglia e la brisé e cotto al forno. Avete già nella mente un’immagine verosimile del piatto.
Il cornish pasty è infatti un fagottino ripiegato e chiuso sul bordo, stracolmo di ripieno. La ricetta tradizionale lo vorrebbe con manzo, patate, cipolle, rapa gialla e una buona spruzzata di pepe. Nel corso degli anni, però, si è rivoluzionato per includere altre carni, come il pollo; oppure solo verdure in versione vegetariana. Non esiste un vero e proprio modo di gustarlo come dolce, ma capita che i locals utilizzino la pasta sfoglia avanzata dal pasty per servirla con crema e marmellata.
Occhio alla tradizione: come si mangia il Cornish Pasty
Anche il “come” lo si dovrebbe mangiare è ormai diventato una tradizione. Lo si ritiene una sorta di cibo da strada, che si compra nei locali come take away, ancora ben caldo. Viene infatti ritenuto più appetitoso se consumato in spiaggia, o al porto dei villaggi, seduti su una panchina.
Parola mia: il pranzo all’aperto con cornish pasty e il rumore delle onde è una delle esperienze da non perdere in Cornovaglia. Questo è uno dei motivi per cui l’ho inserito come attività da fare a St Ives in un giorno. Con la dovuta attenzione ai gabbiani, però, che sono intraprendenti e molto ghiotti del cibo in mano alla gente. Bisogna sempre tenerli sott’occhio!
Breve storia del Cornish Pasty
Le primissime origini del pasty si vanno a cercare nell’Inghilterra del XIV secolo, quando la pasta sfoglia era usata per arricchire i piatti dei nobili. Spesso a base di salmone.
Solo a partire dal XVIII secolo il pasty diventa davvero “cornish” e il fagottino assume le forme come lo vediamo ancora oggi. E’ infatti il cibo perfetto per i minatori cornici, la stragrande maggioranza della popolazione del tempo. Gli uomini possono reggerlo con una mano sola e all’interno trovano tutto il necessario per affrontare una giornata di lavoro. E’ un piatto completo, a cui non manca nulla.
Un detto antico della Cornovaglia racconta che il Diavolo non ebbe mai il coraggio di attraversare il fiume Tamar ed entrare nella regione. Egli infatti sapeva che le donne corniche avevano l’abitudine di infilare qualsiasi cosa tra gli ingredienti dei pasties, perciò di sicuro non avrebbe corso il rischio!
Il tradizionale Cornish Pasty: dove mangiarlo
In Cornovaglia non si può di certo rimanere a secco di pasties, sono venduti ovunque.
Esistono alcuni grandi nomi di panetterie in cui lo si può acquistare, tra cui Philps, Warrens Bakery, Rowe’s Bakery e Cornish Bakery.
Personalmente però preferisco il gusto più autentico dei pasties artigianali.
Ecco alcuni locali dove assaggiarne di migliori:
St Ives Bakery, St Ives
Lavenders Deli Bakery, Penzance
Boscastle Bakery, Boscastle
Ann’s Pasties, Helston, The Lizard e Porthleven
Questo è il mio racconto del cornish pasty, cos’è e dove mangiarlo. Se conosci altri luoghi tipici in cui ne hai trovato di buonissimi, fammelo sapere nei commenti.
Buon appetito!
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